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Alla scoperta di Granada, 4 percorsi a piedi e consigli utili – Viaggio in Andalusia

La prima città che ho visitato, nella regione andalusa, è Granada, una delle province più importanti e sede della famosa Alhambra, una antica cittadella araba (medina), poi conquistata dai cristiani e nominata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco.
In questa città, dalle forti atmosfere marocchine, c’è tanto da vedere e, soprattutto esplorare, ma attenzione, è anche ricca di salite e discese, quindi siate ben allenati!

Il traffico, all’ingresso di Granada

Arrivati in tarda serata, dopo la quiete del deserto di Tabernas e gli splendidi paesaggi della Sierra Nevada, l’impatto con la città è stato abbastanza traumatico a causa di un traffico enorme: per percorrere gli ultimi 7-8 chilometri, ci abbiamo messo quasi un’ora. Ma siamo in Spagna, e qui non è mai troppo tardi, neanche per uscire e mangiare. Così, lasciati i bagagli nell’ottimo hotel Abadia, a pochi passi dalla cattedrale e in posizione centrale, ci siamo subito riversati in strada in cerca di ristoro.

Calle Elvira, atmosfera marocchina tra Tapas Bar e sale da The

La strada più famosa per la vita notturna a colpi di tapas e cervezas, è senza dubbio Calle Elvira. Questa stradina, nel distretto di Granada centro, è lunga poco meno di un chilometro ed è ricca di Tapas bar, tabernas, negozi di souvenir, Kebabs e sale da the. Sembra di essere in un paese del Marocco e fino a tarda sera l’atmosfera è allegra e vibrante. Percorrendola tutta, si arriva alla centralissima Plaza Nueva, da dove partono i bus più importanti e anch’essa piena di ristoranti, bar e negozi.

Scegliere dove mangiare, con così tanta offerta è sempre difficile, ma avevamo un buon indirizzo per una cucins di pesce fresco e frutti di mare e così ci siamo diretti al Bar Los Diamantes, proprio in Plaza Nueva, giusto in tempo prima che chiudesse.
Di questo bar ne parlerò in un post dedicato, ma vi anticipo che si mangia davvero bene.

Percorso a piedi N.1 – Plaza del Triunfo > Plaza Nueva –  850 m

Di seguito, la mappa del percorso. Cliccandoci su “Altre opzioni” verrete indirizzati al percorso dettagliato su Google Maps.


Il meglio di Granada, in un giorno

Avendo un giorno intero a disposizione, ecco quello che abbiamo fatto per visitare Granada al meglio.


Mattina –  Alhambra e Albaicin

Dopo una ottima e dolcissima colazione nel piccolo panificio/pasticceria La Tentacione, abbiamo raggiunto a piedi la splendida Alhambra, senza biglietto, con la speranza di trovarne un paio alla biglietteria (leggi dopo). Ci sono ovviamente servizi di bus cittadini, visto che la cittadella si trova in cima ad una collina, ma la passeggiata a piedi, seppur quasi tutta in salita, è molto piacevole e permette di scoprire e fotografare scorci che altrimenti non vedresti andandoci in bus.

Acquistati i biglietti (14€ a testa), abbiamo dedicato un paio di ore alla visita della Generalife, il meraviglioso giardino esterno, già affollato di turisti. La visita al Palacios Nazaríes, il più importante e scenografico è regolata per scaglioni e il nostro turno di entrata è alle 14:30, per questo motivo abbiamo diviso la visita alla’Alhambra in due momenti diversi della giornata.

Percorso a piedi N.2 – Plaza Nueva > Alhambra – 1.5km (prevalentemente in salita)

Di seguito, la mappa del percorso. Cliccandoci su “Altre opzioni” verrete indirizzati al percorso dettagliato su Google Maps.

Pastelleria – La Tentacione

Pastelleria – La tentacione

La vista sulla città sul percorso vero l’Alhambra

Un simpatico murales di Alice lungo il percorso verso l’Alhambra

Gli splendidi giardini del Generalife all’interno dell’Alhambra

Gli splendidi giardini del Generalife all’interno dell’Alhambra

L’Alhambra

L’Alhambra

Lasciata l’Alhambra intorno alle 11:00, ci siamo diretti, sempre a piedi ovviamente, verso il quartiere arabo dell’Albaicin, percorrendo una lunghissima e profonda discesa che porta fino alle rive del fiume Darro. Da qui, si ricomincia a salire attraverso un labirinto di vicoletti stretti, puliti e spesso decorati da fiori appesi alle pareti. Siamo appunto nel quartiere arabo. La zona più frequentata di questo quartiere è senza dubbio il mirador di San Nicolas, da dove si ha una vista stupenda sull’Alhambra e dove vengono scattate gran parte delle foto panoramiche. Ma non è ancora l’ora giusta, per cui abbiamo continuato ad esplorare il quartiere.

 

Percorso a piedi N.3 – Alhambra > Abayzin – 1.5km (lunga discesa e poi risalita)

Di seguito, la mappa del percorso. Cliccandoci su “Altre opzioni” verrete indirizzati al percorso dettagliato su Google Maps.

La lunga discesa che dall’Alhambra porta all’Albaicin

La lunga discesa che dall’Alhambra porta all’Albaicin

 

La vista sull’Alhambra dal Mirador San Nicolas

 

Plaza Aliatar, un bell’angolo nell’Albaicin

Dettaglio di una finestra in stile Moresco, nell’Albaicin

Albaicin

Albaicin

Prima di tornare a completare la nostra visita all’Alhambra, abbiamo pranzato alla Tabernas La Cueva del 1900, con ottime tapas a base di Jamón Ibérico de Bellota, salsina al pomodoro, crostini di pane con prosciutto e un bel bicchiere di vino rosso. Un bel ristorante vicono Plaza Nueva che vi consiglio per uno stop&go.


Pomeriggio – Alhambra (Palazzo Reale e Alcazaba)

Intorno alle 14:00 siamo ritornati all’Alhambra, stavolta in bus (1.20€) per la visita al Palacios Nazares e all’Alcazaba. Nonostante l’ora, abbiamo trovato ancora molti turisti, a conferma che questo sito è sempre affollato, indipendentemente dal momento della giornata. Dopo una lunga fila sotto un sole cocente, siamo finalmente entrati nel Palazzo Reale e l’attesa è stata gratificata. Gli interni sono splendidi, nel tipico stile moresco fatto di arcate e splendide decorazioni a volte in pietra altre in maiolica. La visita è molto piacevole e gli ambienti sono molto fotogenici, oltre che freschi. Peccato che, per la presenza di tanti turisti, è stato difficile scattare foto particolarmente interessanti…

Dopo il Palazzo Reale, abbiamo visitato l’Alcazaba, la zona militare, centro di difesa e sorveglianza dell’Alhambra e rappresenta la parte più antica del complesso. Per entrarci, bisogna mostrare il biglietto d’ingresso.
Da una delle torri si gode di una splendida vista sulla città e sui quartieri dell’Albaicin e Sacromonte, quindi ne vale davvero la pena.


 

Terminata la visita intorno alle 16:00, provati dal caldo e da una giornata gia piena ma ancora a metà, siamo tornati, a piedi (2km), verso nostro hotel per un meritato riposo di quasi 3 ore.

Dettagli delle meravigliose decorazioni moresche all’interno del Palazzo Reale


Sera – Tapas nell’Albaicin, tramonto a San Nicolas e Zambra gitana nel Sacromonte

Rinfrescati e riposati, alle 19:30 siamo usciti per camminare di nuovo verso il quartiere dell’Albaicin con destinazione finale il quartiere gitano di Sacromonte, dove assisteremo allo spettacolo del flamenco gitano, chiamato “Zambra”, nel locale Venta el Gallo.

Prima però facciamo tappa al Mirador di San Nicolas per la classica foto dell’Alhambra al tramonto. Il percorso ancora una volta è bellissimo ma tutto in salita. Si parte da Plaza del Triunfo, dove c’è una bella porta marocchina, Puerta de Elvira, punto di inizio della famosa strada delle tapas (leggi sotto). Questa porta mi ha ricordato la porta di Bab Boujloud di Fes, in Marocco, certo più bella e scenografica, ma per un attimo mi ha riportato li.

Arrivati al Mirador di San Nicolas, mi sono trovato davanti ad una piazzetta iper affollata di turisti e fotografi, pronti ad immortalare il panorama al calare del sole. Con un pizzico di difficoltà e con l’esperienza maturata in tanti viaggi, sono riuscito piano piano a farmi spazio e a prendermi un posto in prima fila, ma ho dovuto attendere quasi un’ora senza far nulla prima che il sole cominciasse a calare.

Ma ormai non sono più un fotografo di paesaggio, o meglio non è questa una fotografia che mi entusiasma come prima, per cui, me ne sono andato prima che il sole tramontasse completamente.

Lo spettacolo della Zambra ci aspettava da li a pochi minuti, e per me era molto più importante dal punto di vista fotografico, o almeno lo speravo.

E questa aspettativa alta è stata fortunatamente confermata:

la danza della Zambra, il flamenco gitano, mi ha travolto e lasciato con la pelle d’oca alla fine dello spettacolo. .

Stupenda, sofferta, passionale e indimenticabile.
La rivedrei altre mille volte.

 

Ovviamente a Granada ce ne sono diversi di spettacoli di Zambra, locali più o meno turistici sono lungo tutto il Caminito di Sacromonte. Ora non so come sono gli altri, ma quello del Venta el Gallo è stato incredibilmente bello e per niente turistico. Parlo dello spettacolo in se, non del resto del locale, comunque carino. Ma di questo ne parlerò più dettagliatamente in un articolo separato.

Percorso a piedi N.4 – Plaza del Triunfo > Sacromonte – 2.1km (prevalentemente in salita)

Di seguito, la mappa del percorso. Cliccandoci su “Altre opzioni” verrete indirizzati al percorso dettagliato su Google Maps.

In attesa del tramonto sull’Alhambra del Mirador San Nicolas

La meravigliosa vista sull’Alhambra

Ballerina di Zambra in un pausa relax

Il locale “Venta El Gallo” nel quartiere gitano di Sacromonte

Una famiglia gitana

Il palco, pochi minuti prima dello spettacolo


Ricapitolando, il meglio di Granada e qualche consiglio utile

La Alhambra 

Ovviamente, l’attrazione principale di questa città è senza dubbio l’Alhambra, anche se a posteriori, dopo la mia esperienza, c’è un’altra attrazione per la quale ritornerei volentieri a Granada, la Zambra.
Se cercate in giro sui vari siti, vi diranno che bisogna acquistare il biglietto per l’ingresso diversi giorni in anticipo, online, perchè il numero di accessi è limitato ogni giorno.
Allora, a grandi linee, è vero, soprattutto se fate come me e cercate di acquistare il biglietto un giorno prima, trovando probabilmente tutto sold out. Bisogna però chiarire che, l’ingresso a numero limitato, riguarda solo la visita del Palazzo Reale (Palacio Nazares), mentre per tutta la cittadella e quindi i giardini del Generalife e l’Alcazaba i biglietti si trovano sempre, non c’è un limite

Ora, non so se la mia è stata solo fortuna, ma, considerando che la biglietteria apre alle 8:30, sono arrivato intorno alle 9:30 e c’erano diversi biglietti ancora disponibili per l’ingresso nella fascia oraria delle 14:30 (ci sono 3 fasce orarie pre stabilite). Certo, non è l’orario ideale, ne per il forte caldo ne dal punto di vista fotografico, ma a me piace sempre pensare che qualsiasi situazione può offire grandi fotografie e non devo forzare il caso.

Le mie foto piu’ belle sono sempre quelle piu’ casuali e istintive e non pensate troppo prima.
Dunque, non scoraggiatevi se non riuscite a prenotare il biglietto in anticipo, probabilmente ne troverete uno sul posto.

5 note utili da ricordare sull’Alhambra

  1. Apre alle 8:30
  2. Sempre affollata e molto grande. Considerate dalle 3 alle 4 ore per la visita.
  3. Ci sono fontane con acqua potabile in vari punti.
  4. Con il biglietto si può entrare e uscire più volte nella giornata, tranne che per l’Alcazaba e per il Palazzo Reale dove si pu’ entrare solo una volta.
  5. Ci si arriva, dal centro, Plaza Neuva, con il minibus C3 al costo del biglietto (si fa sul bus) di 1.20€ (molto più bello andarci a piedi, 30minuti di camminata)

L’Albaicin

Il quartiere arabo di Granada, anch’esso nominatoPatrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco, sorge su una collina di fronte all’Alhambra. Perdersi tra le sue belle stradine è il modo migliore per esplorarlo e fotografarlo. 

5 note utili da ricordare sull’Albaicin

  1. Conviene visitarlo dalle 19:30 in poi quando la luce é più calda e la temperatura meno forte
  2. Molto bella la passeggiata dall’Albaicin fino al caminito del Sacromonte.
  3. Non perdere il tramonto sulla Alhambra dal mirador di San Nicolas
  4. Ottima zona per le tapas o per una cena, da Plaza Larga a Calle Panaderos
  5. Souvenirs. Trattate i prezzi, di partenza alti per i turisti. Preso un magnete, da 3€ a  2€

Dormire a Granada

Qui posso riportare solo la mia (ottima) esperienza con l’hotel Ottimo il nostro hotel Abadia, posizione centrale e macchinetta del caffe con servizio gratuito gratuito nella hall. Le stanze non sono grandi ma molto curate e pulite e si affacciano su un bellissimo patio dove potersi rilassare. Lo staff è molto molto gentile e disponibile. Consigliatissimo.

Il bellissimo patio dell’hotel Abadia

La mia fotografia, a Granada. Come è andata

Diversamente da quanto mi aspettavo, non ho fatto molta fotografia di strada qui a Granada. Il quartiere arabo, l’Albaicin, dove mi aspettavo una vita più locale e genuina, in realtà è una zona sopratutto turistica, con strade perfettamente addobbate e scenari più da cartolina. Questo aspetto mi ha deluso un pochino, il che non vuol dire che non mi sia piaciuta, anzi, ma dal punto di vista fotografico si è rivelata poco interessante.  Ho fatto per lo più panoramiche, paesaggi e dettagli, in particolare durante la visita nell’Alhambra.

 

L’opportunità fotografica più bella?

Le foto più belle e intererssanti le ho fatte sicuramente durante lo spettacolo della Zambra, dove, grazie al fatto che mi sono seduto in prima fila, ho avuto la possibilità di fotografare i protagonisti senza altre persone di mezzo. Qui ho utilizzato molto il Voigtlander Skopar 21mm per catturare tutta la scena, ma molto anche il Summicron M 28mm e 50mm f2 e addirittura il Pentacon 135mm f2.8 per cercare di catturare qualche dettaglio. Le foto le vedrete in un articolo dedicato.

In questa situazione ho scoperto la comodità della funzione di zoom nel mirino elettronico della Leica SL che facilita tantissimo la messa a fuoco anche in situazioni di movimento e con luci complesse come in questo caso.

 

Conclusioni

Mi è piaciuta Granada? Si, certo, anche se mi aspettavo, come detto prima, di trovare tracce più vere e genuine di una antica medina marocchina, cosa che purtroppo non c’è. Detto questo, l’Alhambra resta una meraviglia da vedere e lo spettacolo della Zambra, per me, vale da solo una viaggio in questa bella città andalusa. Ho omesso nell’articolo la Cattedrale di Granada, perchè purtroppo, per mancanza di tempo, l’ho vista solo di sfuggita. In un giorno e mezzo si riesce a vedere il meglio di Granada, ma l’ideale sarebbe fermarsi per due giorni pieni.

Voto: 6,5 (9 solo per la Zambra) 🙂

Se avete bisogno di altre informazioni, non esitate a contattarmi, sarò felice di rispondervi.

Grazie per la lettura,
a presto, Sabino

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